Dreamer

Dondoliamo come onde

Intrecciamo i nostri battiti

Mani strette che si cercano

E respiri immensi

Il mondo si è fermato per circa un’ora

Chissà se dorme o finge soltanto

Ma in quel tempo che solo noi sappiamo

Può davvero accadere l’impossibile.

Aspettandoti.

25 APRILE

Un 25 Aprile strano, magonato.. un 25 aprile dal cellulare, a celebrare una festa della Liberazione in un momento in cui non siamo, seppur diversamente, completamente liberi.
Un 25 aprile con molte bandiere tricolori appese ai nostri balconi… non se ne vedevano così tante da decenni.. quasi come se a volte ci ricordassimo di essere un popolo unito solo nei momenti di difficoltà.
Ma anche un 25 aprile forte, un 75esimo compleanno di una memoria che vuole restare ferrea e salda nei nostri cuori, che non si vuole arrendere allo scorrere del tempo, che batte i piedi prepotentemente contro il silenzio e l’oblio, che prende per mano coloro che hanno visto e vissuto e gli promette che sarà sempre lì, forte, anche quando loro non ci saranno più.
Sono fiera di essere italiana, sono orgogliosa e profondamente riconoscente che i miei fratelli abbiano duramente combattuto e molti siano periti per la mia, per la nostra libertà.
Sono e sarò sempre con chi combatte per gli ideali di giustizia e libertà, credo e crederò sempre che nulla sia più sacro della dignità umana e sempre, sempre rinnegherò ogni forma politica che discrimina, che sottolinea differenze, che tenta di far credere che ci sia qualcuno meglio di un altro solo per il colore della pelle o per il suo credo politico o religioso.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di capire che nessuno si salva da solo, abbiamo bisogno di camminare avanti, uniti, verso il domani.
Buon 25 aprile, buona festa della liberazione..
Viva l’Italia, viva la libertà.

#sololaconoscenzarafforzalalibertà

La vita al tempo del Coronavirus

 

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Non farò un commento di tipo politico, né tantomeno mi permetterò di analizzare la questione scientificamente.. non farò la tuttologa e non sosterrò tesi complottiste e disfattiste… invece proverò a vedere e analizzare questa storia assurda nell’unico modo che possa farlo: semplicemente da essere umano.

Per molti di noi tutto ciò che stiamo vivendo da un mese a questa parte sembra vagamente il tentativo ben riuscito di emulare qualche film catastrofico.. dove accadono tutte quelle cose che ci sembrano vere sì.. ma distanti anni luce dalla nostra realtà. E accade che invece un bel giorno ti svegli e il mondo non è più quello che hai sempre visto e conosciuto, accade che dall’oggi al domani la tua routine, le tue abitudini e i tuoi modi di stare al mondo vengano presi, rivoltati e svuotati di ogni cosa.

Emozioni diverse si susseguono in un vortice unico di rabbia, paura, speranza, rassegnazione.. reagiamo tutti in modo differente, non reagiamo tutti nello stesso tempo.

C’è chi da subito cerca di vedere i lati positivi, pensa a fare le “cose che non ha mai fatto”, c’è chi si inventa le cose più assurde per tenere lontana la noia, ma c’è anche chi si dispera, chi perde il lavoro, chi perde un suo caro, chi si incattivisce, chi perde se stesso…

Siamo esseri fatti di relazioni e legami e questo male, oltre ad aver portato via molto a tanti, ha tolto a tutti la cosa più preziosa e importante, l’unica vera a darci un senso, ci ha tolto l’ESSERCI per chi amiamo, ci ha negato la possibilità di stringerci e soffrire insieme, ci ha portato via l’ultimo saluto terreno a chi non ce l’ha fatta, ci ha costretti a sentirci tutti un po’ più soli.

Io non lo so se e quando questo brutto film arriverà ai titoli di coda, non so se questo periodo cambierà radicalmente le nostre abitudini affettive, non so se riguardandoci indietro ci renderemo conto che, nonostante le ferite, non abbiamo imparato un bel niente di niente…

So però che non voglio arrendermi ad un mondo distante e distaccato, voglio credere che vedrò presto mamma e papà, che vedrò Mary sposarsi, che vedrò Sofy crescere.. voglio credere che andrò al mare, voglio credere che riderò ancora con Te perché ciò che ci circonda non ci fa più paura…

Voglio credere che gli abbracci che vivo nel mio cuore tornino ad essere una realtà tangibile.

Voglio credere che torneremo tutti a vivere.

 

 

 

 

 

 

L’amore dieci anni prima

…Poi con il tempo ho imparato una cosa importante. Ho imparato a pensare con il cuore e ad amare con la testa. Pensare con il cuore mi costringeva ad agire con amore. Ogni gesto, ogni azione che nasceva era un gesto d’amore. E ogni cosa da amare facendolo con la testa mi costringeva ad amare nel modo giusto. Prima invece, tutto quello che amavo lo consumavo, lo bruciavo, lo usavo, lo invadevo. Amavo ma non lasciavo spazio agli altri. Al loro modo di essere o di amare. Li invadevo d’amore senza prendere in considerazione il loro spazio. E così, essendo convinto di amare tanto, mi sembrava che loro non mi amassero abbastanza. Volevo essere amato con la stessa esagerazione.Ma ero io che sbagliavo, anche perchè non significa niente amare tanto o amare poco.(..) Amare con la testa non vuol dire essere razionali, ma vuol dire coltivare un’educazione al sentimentoche non sarà mai distruttivo. Perché l’amore, quando é distruttivo, non é amore.

Twenty-twenty

Spiro ergo Sum

L’amore ti sceglie

Vivere… non vivacchiare.

Troppe volte ci buttiamo nel flusso degli eventi, troppe volte ci circondiamo da quel fare e fare frenetico, e questo apparente caos fatto di corse, agende fitte e poco sonno ci nutre di quella perversa soddisfazione di sentirci utili.. di sentirci vivi. Se disgraziatamente però dovessimo rimanere a corto di “cose da fare” incapperemmo in una grande tragedia, un mix di apatia e senso di smarrimento.. il tempo, giudicato da noi vuoto e privo di ogni valore, assumerebbe la forma di una crudele prolunga infinita che ci soffoca pian piano… che si gode ogni nostro affannoso respiro.

Viviamo di costanti ricerche di contatti, a volte ci professiamo anche altruisti quando la realtà è ben diversa… tendiamo all’altro quasi a voler dimostrare che “se esisto agli occhi degli altri allora esisto davvero”.

La verità è solo una e si trova nella paura che abbiamo di noi stessi.

Conoscersi, conoscersi sul serio e nel profondo, costa il prezzo della scomoda ammissione che non siamo tutta la luce che emaniamo, che le nostre ombre fanno più paura di un temuto mostro, che verità viaggia sempre con dolore.

Possiamo continuare a ingannarci ma questa paura di noi ci priva della pace, dell’estasi, del vero senso del tutto..

Affronterai le tue paure un passo davanti all’altro

Torno a scrivere con quel bisogno disperato di dare sfogo e libertà ai miei pensieri.. non c’è cosa peggiore di essere disonesti anche con se stessi.

Il mio fisico da tempo ha deciso di ribellarsi e sta facendo di tutto per lanciare degli enormi mayday… ma allo stesso tempo nulla sfocia o sfoga mai completamente.

Sono settimane difficili.. forse mesi… e nel giro di pochi giorni molte cose per me cambieranno. Si sa, ogni volta che si arriva alla conclusione di un capitolo in qualche modo ci si porta dietro un po’ di angoscia, un senso misto tra vuoto e confusione che ti avvolge, un dolore misto a gioia.. un piccolo smarrimento. Penso di non aver razionalizzato molte cose ultimamente, forse sarebbe più corretto dire, per rimanere in tema, non averle “digerite”.

Mi trovo in una situazione limite dove tutte le emozioni non possono essere troppo forti altrimenti l’effetto è devastante… non posso più essere pienamente felice, emozionata, ansiosa, impaurita… non ricordo più l’ultima volta in cui ho pianto davvero. È come se tutto volesse venir fuori prepotentemente ma nel modo più sbagliato e doloroso che ci sia.

Alterno i miei momenti,

Molte volte voglio combattere e non lasciarmi vincere… altre vorrei solo sopravvivere in pace….

Paura e controllo. Due essenze che sono ormai diventate parte di me, parti che rifiuto… ma che non posso fare a meno di tenermi strette.

Rileggo il titolo e sorrido.

Ho scattato la foto caricata un giorno di gita, dove in qualche modo ho sconfitto la mia paura del vuoto attraverso un ponte non troppo stabile… quel giorno mi sono sentita invincibile… mi sono sentita dopo tanto tempo padrona di me in tutto e per tutto…

ma era solo una vana gloria….

Respiro…

Oggi va così…

Dove testa e pancia hanno smesso di guidarmi confido che il mio cuore regga il peso di tutto ciò.